Le età dell’invecchiamento
Viene considerata Terza età quella che va dai 65 ai 74 anni. Poi ci sono le persone che appartengono alla Quarta età, 75-84 anni e i Grandi vecchi, oltre gli 84 anni. Infine, ci sono i Centenari.
La divisione è stata fatta nel 1989 e le altre età sono la Prima, cioè quella dell’infanzia e la Seconda età, quella del lavoro e della procreazione. In Italia si riflette sulla possibilità di spostare gli anni di riferimento della Terza età più avanti, come l’età pensionabile, perché l’uomo di 65 anni di oggi non è lo stesso di 20 anni fa. Oggi ci sono persone di 90 anni prestanti, con una capacità cognitiva perfetta. Non tutti, ma una buona percentuale vive un “invecchiamento di successo”.
Il turismo per la terza età come via per migliorare la qualità della vita
L’invecchiamento attivo è stato definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2002 come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che
invecchiano”. Numerosi studi internazionali testimoniano, infatti, il legame positivo esistente tra l’invecchiare in maniera attiva e i benefici sulla salute fisica e psicologica, inclusa la percezione di una maggiore qualità e soddisfazione della vita.
Invecchiamento attivo significa essere attivi o attivarsi in maniera formale o informale in uno o più ambiti della sfera sociale (mercato del lavoro, volontariato, relazioni sociali, educazione permanente, assistenza a familiari con disabilità, fare i nonni, ecc.) o anche personale (turismo, attività del tempo libero, hobby, giardinaggio, musica, ecc.), scegliendo liberamente l’attività o le attività nelle quali impegnarsi, a seconda delle proprie aspirazioni e motivazioni.
In considerazione dei suoi effetti positivi sugli individui, l’invecchiamento attivo può essere considerato uno strumento di prevenzione per aspirare quanto più possibile a un invecchiamento in salute.
Turismo per la terza età
Dunque, per le persone della terza età, andare in vacanza rappresenta uno tra gli strumenti per migliorare la propria qualità di vita. Arriva, tuttavia, un momento in cui non ci si sente più così sicuri di poter affrontare da soli l’organizzazione di una vacanza e neanche la vacanza stessa. In simili situazioni entra poi in gioco la preoccupazione dei figli che si sentirebbero più tranquilli sapendo che i propri cari sono in vacanza in una situazione protetta. Non è sempre facile trovare un’organizzazione già pronta e ricca di proposte interessanti per trascorrere piacevoli giornate in compagnia e in vacanza.
Il sistema turistico italiano, infatti, non è ancora pienamente attrezzato per accogliere persone che necessitano di un certo livello di attenzione in più. Qual è l’esigenza per una persona della terza età in vacanza? Certamente quelle di avere un programma di attività calibrato sulle sue reali possibilità e di sentire che, in caso di necessità, può contare su referenti di viaggio disponibili h24.
Oltre ciò, le esigenze non cambiano rispetto a qualsiasi altra persona e si desidera vivere tutte le emozioni che si provano quando si viaggia, come l’emozione per un nuovo panorama, il desiderio di socializzare e di fare esperienze che completino, sfuggire al caldo della città, interrompere la routine quotidiana.
